Roberto Ferrari e la pittura
1)Quando hai deciso di dedicarti alla
pittura?
Ho sempre amato la pittura, e in qualche modo non ho mai smesso di disegnare
e dipingere. Mia madre fu la mia prima insegnante, lei era pittrice. Ho vissuto
guardando i suoi lavori e ascoltando le sue storie di pittura. Poi, dopo avere
svolto diversi lavori nel campo artistico, nel 2006 ho deciso di dedicarmi
seriamente alla pittura.
2)Quali tecniche preferisci?
Prediligo le tecniche informali e astratte, in ogni caso molto materiali. Per me la tela è un qualcosa che si anima
al contatto con sabbia, gesso, terra e poi colore, per formare un tutto che
diviene un quadro, pieno di forme spesse, che si possono toccare e molto movimentate.
3)Ricerchi nuove tecniche pittoriche e sperimenti
nuovi materiali?
Sempre, non mi fermo mai. Ora per esempio ho
inserito il cartone e la plastica nei miei quadri materici. E' una questione di
atteggiamento: quando sono davanti alla tela bianca comincio a valutare nuove
possibilità e a sperimentare nuove idee.
4)Che cosa non deve mai mancare nel corredo di un
pittore?
La fantasia. Un pittore deve sempre sorprendersi
e sorprendere, è questa la sua forza propulsiva. In caso contrario, i suoi
lavori risulteranno statici.
5)Ci descrivi un quadro dall'ideazione alla realizzazione?
Nel mio caso decido a grandi linee quale tipo di quadro intendo dipingere. Preparo i materiali che mi interessano e poi inizio a lavorare. E' normale, però, che con il procedere dell'opera la mia idea iniziale si evolva e si trasformi. E' proprio questo dialogo tra me e il quadro che costituisce la vera essenza del lavoro.
Nel mio caso decido a grandi linee quale tipo di quadro intendo dipingere. Preparo i materiali che mi interessano e poi inizio a lavorare. E' normale, però, che con il procedere dell'opera la mia idea iniziale si evolva e si trasformi. E' proprio questo dialogo tra me e il quadro che costituisce la vera essenza del lavoro.
6) Quali consigli daresti a un nuovo pittore?
Dipingere solo se ritiene che la pittura sia la
cosa più importante al mondo. Non farlo solo per passare il tempo. Non scoraggiarsi
di fronte alla difficoltà di vendere le
proprie opere. Solo quando si dipinge si è pittori, dopo si è mercanti, ed è un
ruolo molto diverso.
7) Da grande cosa vuoi fare?
Il pittore!
Il pittore!
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