GRATTACIELI
Da qualche mese ci si chiede perché costruire un grattacielo che non entrerà mai nella storia e che potrebbe anche rovinare l’immagine della città di Torino.
Di
quale stiamo parlando, visto che sono due i grattacieli in costruzione?
Per
ora ci fermiamo a quello commissionato dalla Regione Piemonte all’architetto
Massimiliano Fuskas che ha già preso le distanze dal progetto e ha pregato di
non far comparire il suo nome perché l’hanno modificato e lui non lo riconosce
più, andiamo bene e non siamo che all’inizio.
Giorni
fa i dipendenti della Regione hanno detto che loro non ci andranno mai e gli
assessori hanno fatto sapere che non si sposteranno dalla loro sede storica e
allora? Per ora ospiterà la biblioteca, i libri non parlano!
Facciamo
un passo indietro e cerchiamo di capire che significato ha costruire un
grattacielo: rappresenta la grandezza di una istituzione e la supremazia in
qualche campo tecnologico, non è il nostro caso!
La
ragione è molto più terra terra: risparmiare sugli affitti dei diversi stabili
occupati e riunire in un solo luogo tutti gli uffici, ma nessuno ci vorrà
andare! I torinesi sono dei bugia nen, mai dimenticarlo!
Non
facciamo i disfattisti e analizziamone le caratteristiche: quanto sarà alto? 210
metri! Un terzo del Burj Kalifa a Dubai che arriva all’altezza di 636 per i
piani abitati, ma ha ancora un pennacchio di altri 200 m!
Quanti piani avrà? Il progetto indica 42 piani
di cui due interrati: 41 saranno destinati a ufficio mentre l’attico del 43º
piano ospiterà un bosco pensile accessibile
al pubblico.
Incominciamo
ad appassionarci e cerchiamo gli altri aspetti positivi:
· non
graverà sulle finanze pubbliche, la spesa per la sua realizzazione è compensata
in parte dal risparmio sui canoni d’affitto ( 13 milioni di €/anno) attualmente pagati
per l’uso di 20 immobili,
· sulle facciate è prevista l’installazione di
1.000 m² di pannelli fotovoltaici per garantire per quanto
possibile l’autosufficienza energetica, unita alla costruzione di grandi
superfici vetrate per ridurre la necessità di ricorrere a luce artificiale,
· sono previsti circa
60.000 m² di spazi esterni per esercizi commerciali
al fine di migliorare la qualità della vita del quartiere,
· è prevista la realizzazione di un nuovo
quartiere residenziale capace di ospitare circa 5.000 abitanti,
L’indebitamento della Regione ammonta a 8,5 miliardi
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