I Meccanimali sono fra noi
L’orolocerbiatto (Cerbiattus
orolox) è mezzo meccanico e mezzo di carne, ha le gambe snelle, forse
controllate da ingranaggi perché corre velocissimo, ha la testa provvista di
corna di Cromodo, un minerale scoperto da poco e di grandissimo valore, che
nessuno ancora è riuscito a prenderne uno.
E’ abituato a correre per un’ora
e mezza nel bosco, è molto curioso e balla a ritmo con la lancetta dei secondi
dell’orologio che ha alla fine della coda. Mangia lancette di orologio, quindi
se al vostro ne mancano, sapete chi è stato!
Questo strano animale muore
quando la batteria si scarica e le lancette si fermano, a questo punto i suoi
pezzi vengono da un altro esemplare che ne rafforzano il corpo, quindi non
muore.
Il Tritapellicano
Vi siete mai chiesti perché il
Tritapellicano ingoia il cibo senza masticarlo e perché ha un becco così
profondo? Leggete e lo scoprirete!
Il Tritapellicano vive nella
parte nord dell’Italia, vicino al Lago Maggiore. Mangia pesci e alghe,
immergendosi nell’acqua con tuffi strabilianti.
E’ molto timido, vive in gruppi
numerosi ed è molto bravo a mimetizzarsi.
La femmina produce sette uova
l’anno e le cova per un mese e mezzo. I piccoli Tritapellicano nascono verso
aprile-maggio quando il lago è ripopolato da pesci e alghe per la pappa, dopo
una settimana sono già autonomi.
Ma aspettate, ritorniamo alla
domanda, il Tritapillicano è dotato di un becco profondo perché all’interno c’è
un motore che trita le enormi quantità di pesce che ingoia per digerire meglio
senza avere problemi di stomaco. Con le alghe tritate forma un tappeto molto
lungo, ma perché?
Serve per quando migrano nei
paesi caldi, è la loro tradizione distendere questo tappeto, facendolo sembrare
un bel prato verde che li accoglie come se entrassero in Paradiso.
L’Uccellinosveglia
Vi siete mai chiesti perché una
persona quando la mattina sente la sveglia, si sveglia di soprassalto e non
vede l’ora di farla tacere?
L’Uccellinosveglia tutte le
mattine si alza molto presto prima dell’orario deciso e quando scocca l’ora
precisa…Bum! Esplode!
Quest'Uccellinosveglia, non è un
uccello qualunque perché è di una razza particolare chiamata Uccellius
svegliusfenicus e perde le piume cioè le lancette ogni due anni.
La gente non si accorge di lui
perché sa il modo migliore per mimetizzarsi.
Ha due lancette sul naso, delle
rotelle nella testa che girano e dei numeri che decorano e formano gli occhi.
Vive nelle case vicino ai letti delle persone. Ha dei comportamenti bizzarri
perché spesso perde la voce e quando gli ritorna, ci distrugge le orecchie o
meglio i timpani.
E’ abituato a dormire per almeno
cinquantanove minuti, poi si risveglia per un minuto e poi ricomincia a
dormire. Si nutre di pile, pile, pile e quando può si ciba di ricariche. E’
davvero Monello!
Lo Scallone (Scatolus Stallonus)
è un meccanimale; è formato da uno scatolone come corpo e ha la testa, i denti,
le zampe e la coda da stallone.
Lo Scallone è stato tenuto per
anni in un recinto, poi pochi anni fa è stato liberato ed è arrivato fin qui.
Si nutre di legno e per mangiarlo
non lo mastica ma si apre la schiena e se lo mette dentro. Ha la schiena e la
pancia che si aprono e si chiudono come uno scatolone e per questa ragione ora
lavora alla posta nel settore pacchi postali.
L’Apereo (Apeus aerus) è un meccanimale molto utile agli insetti. Ha il corpo simile a un’ape ma di grosse dimensioni. Non punge, non è gialla e nera ma bianca e blu.
Sul lato destro c’è la porta
d’ingresso, sul lato sinistro l’uscita di sicurezza e dentro comode poltrone.
Sta sottoterra e ogni giorno milioni d'insetti ci sale sopra e viaggiano fino
alle città umane: è l’unico mezzo al mondo che porta insetti. Si alimenta di
cinquantasei pile a pasto. All’inizio
erano due, Aereo e Aerea, ma Aperea fu schiacciata con una di quelle palettine
schiacciainsetti e ora Apereo si ferma in tutte le fermate del mondo e deve
fare tutto da solo, ma soprattutto rischia l’estinzione.
L’Uccelfiera (Uxcellum rirfiera)
si trova nei boschi delle zone temperate-fresche. E’ stato avvistato per la prima
volta alla fine dell’ultima glaciazione. Ha degli artigli ripieni di due spore
diverse: una per addormentare i nemici che contengono veleno, come il
boaffestazione, e l’altro per avvelenare.
L’Uccelfiera ha un altro
prodigio: far bollire l’acqua tiepida e trasformarla in un liquido amaro ma
gustoso. Ha un pelo corto grigio e ispido mentre sul petto è di colore rosso e
la pelliccia è morbida. Resiste a basse temperature fino a -10 gradi Celsius.
Ha un difetto, essere abbastanza
pesante a causa del liquido che contiene e quindi di non riuscire a volare ad
alta quota, quindi non oltre 10 metri d’altezza. Si ciba di bacche selvatiche e
di una speciale sostanza che gli serve per produrre quel gustoso liquido,
chiamato caffè.
L’Urscino (Orsus cuscinus) è soffice e molto utile per il sonno. Vive in posti freddi perché ha una folta pelliccia e dorme tanto. Questi animali si nascondono nelle nostre case e precisamente nei nostri letti e chi ce l’ha è molto fortunato ad avere un animale così utile a parte d’estate.
La Criciorta (Cricetum portum) vive nella giungla per non rischiare che qualcuno la apra, come fanno tutti e diventare come sua nonna. Essa era una giovane Criciorta, fino a quando gli animali la aprirono e la chiusero tante volte per dispetto e ora non può più smettere di cigolare. Tende a essere leggermente timida, una volta viveva nelle case, era molto affettuosa e il padrone le metteva una sostanza speciale chiamata olio per permetterle di non cigolare, si ciba di lecca-lecca e si riempie di caramelle.
L’unica cosa che le piace è la
sua chiave e fa in modo che nessuno, che lei non conosce, la apra, ma per i bassi
basta usare la sua mano “maniglia”.
Il Levrappa (Levrierus contadinus) è molto esile, perfetto per il lavoro che gli spetta. Quando sente la parola zappa, inizia subito a zappare, piantando la testa nel terreno, qualsiasi esso sia: terra, neve, perfino asfalto!
Tutto ciò grazie al suo cranio
durissimo. Abita soprattutto in campagna. Si alimenta di zappe non più
utilizzabili, che frullate a dovere, lo aiutano a zappare più in fretta. Ha
delle zampe lunghe che lo aiutano a muoversi più velocemente, mentre zappa.
Purtroppo ne esistono pochi esemplari, circa una dozzina, quindi è ricercatissimo.
Il Pennagatto (Pennus gattus) è
una penna e un gatto. Le origini sono incerte, si sa solo che viveva negli zoo,
ma poi si accorsero che poteva vivere tranquillamente fuori e l’hanno liberato.
Quando qualcuno gli mette un
foglio o delle foglie sotto le zampe scrive sempre qualcosa.
Il pelo è grigio, le zampe sono
corte, la testa è allungata, il corpo esile, gli occhi verdi e piccoli, la coda
lunga con all’estremità una punta di matita o di penna; i suoi cibi preferiti
sono le punte di matita.
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